La multimedialità: una "cultura nuova"


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The following is a list of all entries from the Le pagine del mio viaggio category.

30/03/10 Blog’s story!

In un corso, come il nostro, in cui la scelta didattica è stata quella di usufruire di un blog come ambiente principale di apprendimento, non si potenva non fare una lezione in cui si riportassero alcune informaioni relative alla NASCITA dei BLOG.

Innanzitutto c’è da specificare cosa sia un BLOG: “è un sito internet, generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l’autore pubblica più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i propri pensieri, opinioni riflessioni, considerazioni, ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video“. (Wikipedia)

Il PRIMO BLOG risale al 1994 da parte di un giovane studente americano Justin Hall, il quale scrive una sorta di diario on line e lo chiama Justin’s links.

Nel 1995, invece, Dave Wiener pubblica il primo diario on line tematico(PROTO BLOG); cioè comincia a comparire una nuva forma di scrivere i blog, trattando di un solo unico tema: in questo caso di tecnologie.

Successivamente, nel 1997 il programmatore americano Jorn Barger conia un nuovo termine WEB-LOG che in italiano significa letteralmente “tracce sulla rete. Infatti, Barger aveva l’abitudine di tenere traccia dei siti che visitava all’interno di un diario personale: era una vera e propria lista di siti (http://www.robotwisdom.com). E’ per questo motivo che Barger è considerato il vero padre fondatore dei blog, tanto che ha creato 10 REGOLE PER AVERE UN VERO WEB LOG.

I blog possono essere di diversi tipi:

  • BLOG PERSONALI
  • BLOG COLLETTIVO
  • BLOG TEMATICI
  • BLOG AZIENDALI
  • BLOG POLITICI

Il blog, proprio per la sua semplicità, la cui creazione non richiede particolari conoscenze da un punto di vista tecnico, può essere considerato come un ottimo strumento didattico. Vi segnalo un link molto interessante su come questi può essere utile agli insegnanti (ma anche agli studenti) per fare una buona didattica: “PROGETTO TED – Tecnologie Educative Distribuite


17/03/10 Un nuovo tipo di comunicazione.

L’argomento del giorno ha riguardato la COMUNICAZIONE MEDIATA DAL COMPUTER. Innazi tutto siamo partiti  dall’etimologia della parola COMUNICARE (dal latino cum=come e munire=legare; “mettere in comune“, “far partecipe“), per arrivare poi al significato fondamentale della parola: COMUNICARE vuol dire CREARE UNA CONOSCENZA CONDIVISA, attraverso uno scambio interattivo ed intenzionale tra due o più soggetti.

Cercando informazioni su internet riguardo questo argomento, ho trovato un sito molto interessante, che vale la pena di essere segnalato.

Buona lettura.

CMC


16/03/10 Un pò di teoria.

L’analisi degli apprendimenti multimediali non può prescindere dallo studiare anche una parte teorica, fondamentale, che ci aiuti a comprendere meglio come si sviluppa l’apprendimento attraverso la rete.

Le teorie formulate in merito sono state molte, ma le più importante sono 4:

  • TEORIA della DOPPIA CODIFICA (Paivio 1991)
  • TEORIA del CARICO COGNITIVO (Chandler e Sweller 1991)
  • TEORIA delle RAPPRESENTAZIONI MULTIMEDIALI (Schnotz 2001)
  • TEORIA di MAYER (2001)

Diseguito riporto una documento pdf, molto interessante, in cui le 4 TEORIE vengono spiegate nel loro complesso.

TEORIE dell’APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE


10/03/2010 WEB 2.0: questo sconosciuto!

Nella lezione di oggi abbiamo affrontato il tema del WEB 2.0.

Siamo partiti, innanzitutto, con lo spiegare effettivamente cosa sia questo WEB 2.0 (di cui tanto sentiamo parlare), confrontandolo con il precedente WEB 1.0.

Nel WEB 1.0 le informazioni sono pubblicate in maniera statica, ovvero non c’è alun tipo di interazione da parte dell’utente. Il WEB 2.0 (termine coniato da Tim O ‘ Reilly durante la Conferenza del WEB 2.0), invece, permette una maggiore interazione da parte dell’utente con il web. Da qui la diffusione dei forum, chat, blog e dei tanto acclamati Facebook, MySpace, Twitter, ecc…

Volendo ricondurre questa distinzione a sole due parole potremmo dire che la parola chiave per il WEB 1.0 è PUBBLICAZIONE (il webmaster era il solo interlocutore con gli utenti), menter per il WEB 2.0 è PARTECIPAZIONE (il webmaster e gli utenti comunicano tra loro).

Il risvolto più innovativo e, secondo la sottoscritta, più interessante consiste nel modo del tutto nuovo di concepire l’apprendimento. Oggi, grazie all’avvento del WEB 2.0 è cambiata completamente la concezione di FORMAZIONE che non viene intesa più come una FORMAZIONE INDIVIDUALE, svolta in ambienti chiusi e strutturati; bensì oggi si parla di E-LEARNING, di FORMAZIONE ON-LINE.

L’avvento dell’E-LEARNING e del WEB 2.0 hanno rivoluzionato completamente i modelli, gli strumenti e le metodologie della didattica tradizionale.

Chi si accosta a questo nuovo tipo di formazione ha difronte nuove soluzioni di apprendimento più flessibili: il percorso didattico può essere scelto inmaniera autonoma (seza vincoli di spazio e di tempo). Ma soprattutto è il singolo che produce NUOVA CONOSCENZA, divenendo così CREATORE di CONTENUTI da CONDIVIDERE in RETE.

Quindi, questo modello di APPRENDIMENTO COLLABORATIVO (tipico della formazione in rete) permette al singolo di crescere attraverso il raggingimento di obiettivi comuni all’interno del gruppo. Quindi, da semplici fruitori si diventa produttori di informazioni, le quali a loro volta diventano sapere condiviso, indipendente dalla persona che lo produce.

Inoltre, il mondo del WEB 2.0 è caratterizzato da nuove applicazioni tecnologiche quali blog, podcast, vodcast, instant messaging. Strumenti relativamente semplici da utilizzare, anche per quegli utenti poco pratici, che permettono di facilitare la comunicazione del gruppo. I docenti e i tutor possono poi comunicare con i propri discenti in tempo reale, grazie ai forum e soprattutto alle chat. Questo non è altro che il sistema del SOCIAL NETWORK (RETE SOCIALE).

Se da un lato un adeguato uso delle tecnologie digitali consente di accelerare e ottimizzare la diffusione delle informazioni e della conoscenza, dall’altro non si può ignorare la questione del DIGITAL DIVIDE (divario digitale) tra:

  • IMMIGRATI DIGITALI (persona che è cresciuta prima delle tecnologie digitali e le ha adottate in un secondo tempo);
  • NATIVI DIGITALI (persona che è cresciuta con le tecnologie digitali).

Quindi, in conclusione, l’E-LEARNING rischia di ampliare il divario fra queste due categorie generando nuove forme di esclusione.


09/03/2010 … Comincia l’avventura!

Oggi è iniziato il tanto temuto corso di Psicologia degli apprendimenti multimediali. Le incertezze e i dubbi erano tanti e il professore, come al suo solito, ci ha subito rassicurate dicendoci che tanto in un modo o nell’altro “saremmo dovute morire“, sta a noi scegliere il modo. Non sia mai detto che ci venga negato il sacro sato diritto universale della libertà di scelta!!!

Comunque, scherzi a parte, eravamo tutte abbastanza preoccupate, io per prima, di casa ci saremmo occupate in questo corso. Presto detto! Ecco immediatamente la proposta, del tutto nuova ed innovativa, di un corso blended, per metà svolta in maniera tradizionale in classe, e per metà on-line, attraverso uno strumento del tutto nuovo per la sottoscritta: il blog.

Nonostante le prime incertezze, ed un avvio piuttosto burrascoso, sono partita per questa nuova avventura. E’ così che considero la multimedialità, come un’avventura, un qualcosa di nuovo e inesplorato, tutto da scoprire.

Innanzittutto, è importante partire la concetto base. Come dice Socrate: mettiamoci prima d’accordo sul significato da dare alle parole e poi possiamo discutere al riguardo (“ti esti? – che cos’è?“).

Quindi, che cos’è la multimedialità?

Navigando in Internet le notizie trovate sono state molte; ma possiamo dire che la multimedialità consiste nell’uso e nell’interazione di strumenti di comunicazione diversi tra loro (audio, video, immagini, testo), in uno stesso ambiente informativo.

Alcuni degli strumenti multimediali più comuni, che anche io utilizzo sono:

  • EXE-LEARNING: un programma che permette la creazione di LEARNING OBJECTS;
  • SEAMONKEY: permette di creare pagine web;
  • GIMP: per modificare le immagini;
  • LIM: lavagna interattiva multimediale sulla quale si può scrivere, disegnare, ecc…; che in Italia, grazie al progetto “INNOVASCUOLA” sta entrando a far parte degli strumenti didattici delle scuole primarie.

Grazie a questo corso, inoltre, mi sono resa conto di ulteriori strumenti, di cui ero a conoscenza, ma che mai li avrei inseriti tra quelli multimediali utili per l’apprendimento. Ad esempio:

  • FACEBOOK;
  • YOU TUBE.